Decreto Rilancio: arriva con qualche giorno di anticipo l’approvazione in via definitiva del Senato. Mancano gli ultimi decreti attuativi, ma il grosso del lavoro è stato fatto. Facciamo il punto della situazione.
Il Decreto Rilancio diventa legge!
La conversione del decreto che contiene le importanti misure per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza di edifici esistenti arriva con qualche giorno di anticipo.
La data prevista era il 18 luglio, ma arriva oggi la notizia dell’approvazione in via definitiva del decreto da parte del Senato.
Rinvii, proposte di modifiche e tanti dubbi hanno interessato, negli ultimi mesi, privati e imprese.
Ma oggi, con la conversione in legge del Decreto Rilancio, inizia la vera corsa all’oro: puoi rendere la tua casa più sicura e più efficiente dal punto di vista energetico sfruttando la detrazione del 110%.
Quindi, tutto risolto?
Diciamo che il grosso del lavoro è stato portato a termine, perché mancano ancora gli ultimi colpi di pennello per completare il quadro del Superbonus.
Insomma, mancano quei provvedimenti attuativi necessari per dare un po’ più di luce alle parti più scure del Decreto Rilancio, cioè quelle relative all’iter da seguire per la cessione del credito e dei massimali utili per le asseverazioni dei tecnici.
Ma vediamo quali sono gli interventi che ti consentiranno di accedere al Superbonus e chi può sfruttare questa maxi agevolazione fiscale.
Decreto Rilancio: su quali immobili è possibile intervenire? E quali sono gli interventi trainanti?
Il Superbonus non appare più come un qualcosa di irraggiungibile e, soprattutto, è stata allargata la cerchia dei potenziali beneficiari.
Gli interventi che consentono di migliorare l’efficienza energetica degli edifici e renderli più sicuri sono stati estesi a diverse tipologie di immobili, tra cui: seconde case, villette a schiera e immobili del terzo settore.
Restano fuori dal perimetro del Superbonus le abitazioni di lusso e i castelli.
Ma veniamo al succo del discorso: come accedere alla maxi detrazione prevista dall’appena approvato Decreto Rilancio?
Sono 2 le principali tipologie di intervento che consentiranno di accedere al Maxi Bonus, a cui è possibile sommare altri interventi secondari da trainare al 110%.
Infatti, per i singoli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici, non menzionati direttamente dal Decreto Rilancio, resta confermata l’ipotesi di poter essere trainati al 110% quando sommati agli interventi principali.
Ecco gli interventi trainanti dell’Ecobonus e i limiti massimi di spesa previsti:
- Isolamento termico di edifici o unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente autonomi e con accesso autonomo. In questo caso il limite di spesa che sarà possibile portare in detrazione è di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari; 40.000 euro per le unità immobiliari in condomini fino a 8 unità; 30.000 euro per unità immobiliare in condomini più grandi.
- Interventi sulle parti comuni per la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale. Il limite di spesa è di 20.000 euro per unità immobiliare in condomini di piccole dimensioni e di 15.000 euro per le abitazioni in condomini più grandi (da 9 o più unità immobiliari) .
- Sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione su edifici unifamiliari: il limite di spesa da portare in detrazione è di 30.000 euro.
A questi potranno essere sommati altri interventi (ad esempio, la sostituzione dei vecchi infissi), indispensabili per una perfetta riqualificazione energetica, per i quali sarà possibile sfruttare sempre la detrazione al 110%.
Decreto Rilancio: cosa è previsto per la cessione del credito?
Qualcosa di buono bolle in pentola!
Sulla più delicata questione dello sconto in fattura e della cessione ci sono importanti novità che arrivano direttamente dalle banche.
I più importanti istituti hanno già previsto alcuni pacchetti per i clienti per beneficiare della cessione del credito.
Infatti, per rendere più snella e sicura la procedura della cessione del credito di imposta, hanno proposto i cosiddetti “prestiti-ponte”.
Che cosa sono?
Strumenti utili per monetizzare da subito il credito di imposta e agevolare privati, condomini e imprese.
Le proposte delle banche ci sono, ma mancano ancora i provvedimenti attuativi per avere maggiori certezze sull’iter da seguire per beneficiare delle agevolazioni.
Decreto Rilancio: cosa serve per accede al Superbonus?
Non ci sono stati stravolgimenti rispetto a quanto già detto nei giorni scorsi sugli interventi per l’efficientamento energetico.
C’è solo una novità che riguarda i tetti di spesa detraibile che sono stati rivisti puntando al ribasso.
Per essere più chiari: i limiti di spesa variano in base alla tipologia di abitazione e resta la possibilità di eseguire gli interventi cedendo il credito direttamente alle imprese che eseguono i lavori o a un istituto finanziario.
Invece, per quanto riguarda i più importanti documenti da avere per poter richiedere l’accesso alle detrazioni, è bene ricordare che:
- è obbligatoria per il contribuente un’asseverazione fatta da un tecnico qualificato che attesti il rispetto di tutti i requisiti minimi indicati nel decreto;
- certificazione energetica APE per attestare il miglioramento energetico;
- asseverazione sulla congruità delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi.
Quindi, quanto appena detto fa emergere la figura del tecnico qualificato come pedina fondamentale per vincere la partira sulla scacchiera del 110%.
Sarà il tecnico abilitato a produrre tutti i documenti necessari da trasmettere all’ENEA per avviare la “pratica Superbonus“.
Che cosa manca?
La conversione in legge del Decreto Rilancio non ha risolto tutti i problemi.
Mancano ancora le norme attuative.
Ecco i pezzi mancanti per completare il puzzle del Decreto Rilancio:
- regole di applicazione dello sconto in fattura e cessione del credito. Entro 30 giorni, a partire da oggi, dovrebbero arrivare.
- Decreto sui tetti di spesa e massimali di costo per interventi da effettuare per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici. Indispensabili per il rilascio delle asseverazioni da parte dei tecnici e che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero far riferimento ai prezzari Dei (“Prezzi informativi dell’edilizia”) e a quelli al mq predisposti delle Regioni.
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sulle modalità di trasmissione delle asseverazioni all’ENEA.
In linea di massima ci siamo.
Ma a chi rivolgersi per beneficiare del Superbonus al 110%?
Un consulente qualificato può aiutarti a gestire in tutta sicurezza la tua riqualificazione edilizia
La legge c’è, ma i problemi di certo non mancano.
A chi rivolgersi per uno studio di fattibilità e una diagnosi energetica?
Dove trovare imprese qualificate, tecnici e commercialisti?
Insomma, di chi fidarsi per non avere problemi tecnici e fiscali?
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a consulenti qualificati in grado di gestire ogni singolo aspetto della tua ristrutturazione o riqualificazione energetica: dalle prime diagnosi alla progettazione degli interventi, con la precisa gestione di tutte le pratiche burocratiche e fiscali.
E tutto questo puoi trovarlo in Ecobonus in Fattura, il sistema unico che ti consentirà di sfruttare il Superbonus al 110% in tutta sicurezza.
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Raffaele