Ecobonus Decreto Rilancio: focus articoli 119 e 121

Ecobonus Decreto Rilancio: sfrutta gli incentivi statali per la tua ristrutturazione a Potenza e in Val d'Agri

Ecco tutto quello che devi sapere per accedere all’Ecobonus previsto dal Decreto Rilancio per la tua ristrutturazione a Potenza e in Val d’Agri.

Ecobonus Decreto Rilancio: si parte?

Ancora no.

Ma manca davvero poco.

La conversione del Decreto Rilancio in legge è vicina e presto saranno rese note anche le linee guida dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda l’ottenimento del Maxi Bonus relativo agli incentivi statali per tutti i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici.

Nell’attesa, meglio dare una lettura ai 2 più importanti articoli del Decreto Rilancio relativi all’Ecobonus 2020.

Se hai in progetto dei lavori per migliorare l’efficienza energetica della tua casa, renderla più confortevole e sicura, questo articolo fa proprio al caso tuo.

Un approfondimento sugli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio per avere un più chiaro quadro della situazione, anche per la tua ristrutturazione a Potenza o in Val d’Agri.

Quindi, concentriamoci sul tanto atteso Ecobonus al 110% e scopriamo cosa è necessario fare per beneficiare di tutti gli incentivi statali.

Articolo 119 Decreto Rilancio: gli interventi trainanti dell’Ecobonus 2020

L’articolo, rubricato “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici” definisce quali sono gli interventi che consentono di accedere alla più alta detrazione prevista per la riqualificazione energetica della tua casa.

Ecco gli interventi trainanti che ti consentono di accedere agli incentivi statali:

  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. La detrazione è prevista per una spesa massima di 60.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (potrebbero esserci delle novità in merito ai massimali previsti). Inoltre, tutti i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
  • Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione a pompa di calore (anche impianti ibridi o geotermici e abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici) con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto. Per questi interventi il massimale di spesa è pari a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, compresi impianti ibridi e geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo. La detrazione è prevista per una spesa massimale di 30.000 euro.

Ovviamente, sempre dal testo del Decreto Rilancio, si evince che la detrazione è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Ecobonus Decreto Rilancio: gli interventi “trainati”

Quelli appena visti sono i 3 principali punti dell’articolo 119, ma dal testo emergono altri 2 interessanti interventi che è possibile fare:

  • installazione di impianti solari fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

In questi casi, è prevista la detrazione al 110% solo se abbinati ad uno dei 3 principali interventi (articolo 119, comma 1).

Ma per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici la detrazione è subordinata all’obbligo di cessione al Gse dell’energia non auto-prodotta e non consumata.

E la sostituzione dei vecchi infissi?

Anche questo intervento fa parte del gruppo dei “trainati” e, quindi, per poter beneficiare della detrazione al 110% sarà necessario sommarlo a uno dei 3 interventi principali.

Purtroppo, non è tutto così semplice. Ci sono dei precisi limiti previsti dal Decreto Rilancio di maggio per poter accedere al Superbonus.

Ecobonus Decreto Rilancio: ecco i principali limiti previsti per accedere alla detrazione del 110%

Andiamo subito al sodo.

Tutti gli interventi previsti per dall’Ecobonus 2020 devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).

Le verifiche devono essere fatte ante e post intervento da un tecnico abilitato al rilascio dello stesso attestato, nella forma di dichiarazione asseverata, cioè una perizia tecnica in cui il relatore si assume la responsabilità della veridicità di tutto quanto riportato. 

Infine, per accedere alla detrazione, tutti i lavori di riqualificazione energetica devono essere effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 – è stata proposta una proroga dei termini –  e le spese ripartite tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.

Ora spostiamoci sul versante propriamente fiscale.

Come funziona la cessione del credito?

Altro articolo interessante del Decreto Rilancio da prendere in considerazione è il 121: “Trasformazioni delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito di imposta cedibile”.

Da tale articolo si evince che per tutte le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, relative al miglioramento dell’efficienza energetica della propria casa, è possibile optare, in luogo della diretta detrazione, tra:

  • un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo potrà recuperare il tutto come credito d’imposta, con successiva facoltà di cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;
  • trasformazione del corrispondente importo della detrazione in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

E questa possibilità è prevista per tutti gli interventi di:

  • recupero del patrimonio edilizio;
  • interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili;
  • adozioni di misure antisismiche;
  • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Che cosa significa?

Il bonus al 110% è riconosciuto in 5 rate annuali di pari importo ed è prevista la grande possibilità di cessione del credito o di ottenere uno sconto in fattura da parte dei fornitori. Gli stessi fornitori potranno cedere il credito alle banche o ad alti istituti finanziari.

Ecobonus: affidarsi a professionisti qualificati è una saggia decisione

Anche se l’Ecobonus è stato presentato al grido di “ristrutturazioni gratis per tutti” – definizione da prendere con le pinze – non è tutto così semplice:

  1. è opportuno progettare interventi per il superamento dei limiti previsti dall’Ecobonus e dal Sismabonus per beneficiare degli incentivi statali;
  2. è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati in grado di soddisfare tutte le tue esigenze e gestire i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dall’inizio alla fine. Ovviamente, anche dal punto di vista della compilazione delle pratiche fiscali e burocratiche.

Basta poco per commettere un errore e trovarsi con lavori iniziati e nessuna detrazione su cui poter contare.

Se non sai a chi rivolgerti, Ecobonus in Fattura è il tuo porto sicuro per la gestione di tutte le pratiche per il Superbonus 110% relative alla ristrutturazione e riqualificazione energetica della tua casa a Potenza o in Val d’Agri.

Un progetto unico che mette a tua completa disposizione professionisti qualificati che ti garantiranno:

  • consulenza iniziale per analizzare il tuo caso specifico;
  • assistenza fiscale;
  • precisa progettazione degli interventi;
  • realizzazione dei lavori.

Tu non dovrai pensare a niente, solo a contattarci.

Penseremo a tutto noi.

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Raffaele lentini

Raffaele lentini

Sono Raffaele Lentini, ingegnere e ideatore di Ecobonus in fattura, il punto di riferimento per le ristrutturazioni in Val d’Agri.

Stiamo seguendo tanti progetti e per garantire un servizio preciso e puntuale abbiamo deciso al momento di non prendere in carico altre pratiche.