Arrivano i controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate. Quali sono i rischi?

controlli_ecobonus_110_agenzia_delle_entrate_ecobonus_in_fattura_basilicata: foto di Raffale Lentini con titolo dell'articolo in bianco su fondo verde

I controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate sono pronti a partire. Saranno fondamentali per verificare la congruità degli interventi. Ma in cosa consistono questi controlli?

 

Occhio ai controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate! Insieme ai decreti e ai provvedimenti attuativi, si stanno mettendo in moto anche i protocolli di controllo per combattere i furbetti dell’Ecobonus.

Grazie al “Decreto Rilancio”, in Italia per i prossimi anni tutti avremo una grossa opportunità da cogliere. Ma per evitare problemi, è bene procedere con ordine e qualche accortezza. 

Ristrutturare o rendere più sicure le nostre abitazioni grazie all’Ecobonus 110% a costo zero o quasi è infatti davvero possibile. E proprio perché l’occasione è ghiotta, la possibilità che escano fuori “furbetti” che cerchino degli escamotage per cedere il credito, anche se non potrebbero farlo. 

Se i costi sono vicini allo “zero” o quasi, questo lo si deve alla possibilità di cedere il credito alle banche o a terzi o allo sconto in fattura immediato di chi esegue i lavori di efficientamento o messa in sicurezza dell’immobile.

Purtroppo, come spesso accade di fronte a grosse opportunità come questa, c’è sempre chi vuole approfittarne.

Per evitare che ciò accada, il fisco predisporrà controlli serrati per evitare violazioni e irregolarità.

Controlli Ecobonus 110 Agenzia Entrate

 

 

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE)

 

Dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 grazie all’Ecobonus 110%, infatti, cittadini e condomini che effettueranno lavori di efficientamento energetico si vedranno maturare un credito del 10% superiore rispetto all’importo speso.

Per ottenere ciò, però, è fondamentale che, a seguito dei lavori di riqualificazione, ci sia il miglioramento di almeno 2 classi energetiche. Per dimostrare questo miglioramento, bisogna ottenere un Attestato di Prestazione Energetica (Ape) pre e post intervento che dev’essere rilasciato da un tecnico abilitato.

Ove non sia possibile un miglioramento di 2 classi energetiche, basterà dimostrare di aver migliorato l’immobile di almeno una classe energetica, a patto che sia la più alta possibile e che sia sempre dimostrata con l’Ape

Ecco perché, per accedere al Superbonus 2020, è fondamentale una diagnosi iniziale. 

Il miglioramento delle classi energetiche deve però avvenire con almeno uno degli interventi trainanti:

  • isolamento termico
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
  • riduzione del rischio sismico.
 

I Controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate: cosa sono?

 
Prima di cominciare tutto l’iter per accedere al superbonus, ecco una cosa importantissima da sapere:

I controlli saranno effettuati in caso di cessione o di sconto immediato in fattura, e sia il fornitore che ha applicato lo sconto, sia i cessionari che hanno acquistato il credito d’imposta potrebbero incorrere in sanzioni.

Se infatti fosse comprovato il caso di concorso nella violazione, il fornitore o cessionario compiacente parteciperebbe in modo solidale. 

La sanzione in questo caso va dal 100% al 200% dei crediti inesistenti utilizzati. I controlli fiscali nel caso delle detrazioni del 110% da parte del beneficiario seguiranno l’iter classico.

Solitamente, infatti, l’Agenzia delle Entrate effettua controlli di natura prettamente documentaleIn questo caso però le indagini non saranno limitate alle verifiche fiscali. Infatti per situazioni particolarmente sospette, l’Agenzia delle Entrate farà ricorso al tribunale, in quanto ha l’obbligo di inoltrare gli atti alle Procure.

Saranno i magistrati che avranno poi il compito di indagare sull’eventuale reato di indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti. 

Dopo aver controllato la posizione e rilevato il mancato possesso anche di parte dei requisiti, l’Agenzia delle Entrate dovrà procedere al recupero dell’importo equivalente.

Coloro i quali avranno goduto illegittimamente degli incentivi dovranno pagare la somma portata in detrazione, maggiorata di interessi e sanzioni.

Anche sui tempi, il controllo sarà serratissimo.

La notifica degli accertamenti, infatti, potrà avvenire fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello del relativo utilizzo in compensazione del credito d’imposta.

Insomma, i controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate non dovranno essere presi alla leggera, anzi!

 

I Controlli del Mise e dell’Enea per l’Ecobonus 2020

 

Anche il Mise, attraverso l’Enea, farà i controlli di verifica della congruità delle informazioni contenute nei documenti e nei certificati per accedere all’ecobonus 110%.

I controlli del MISE saranno effettuati a campione, nel limite massimo dello 0,5% delle domande caricate sul sito dell’Enea stesso. 

Nello specifico, il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso Enea verificherà quanto segue:

  • la sussistenza dei requisiti soggettivi del beneficiario;
  • la rispondenza di tutti gli interventi ai requisiti tecnici previsti;
  • la sussistenza dei requisiti dell’edificio;
  • la congruità degli interventi rispetto ai costi specifici;
  • la corretta e completa compilazione e datazione dell’asseverazione;
  • la presenza della polizza professionale, con adeguato massimale di copertura.
 

Ma attenzione!

Ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli verrà applicata una sanzione amministrativa da 2.000 fino a 15.000 euro, per ciascun documento falso reso.

Come per l’Agenzia delle Entrate, anche nel caso di Enea le verifiche non saranno solo di tipo documentale, ma potranno essere anche in situ. 

Tra le istanze soggette al controllo documentale infatti, verrà selezionato un 3% di pratiche da sottoporre ad un ulteriore controllo in situ, tramite sopralluogo.

Come fare per azzerare tutti i rischi legati ai controlli?

Anche le banche si stanno muovendo per supportare i privati ad accedere all’Ecobonus 2020.

Ecco, ad esempio, cosa sta proponendo Unicredit.

Qui, invece, puoi informarti sulla proposta di Intesa San Paolo.

Ma il vero e definitivo segreto è quello di affidarti a professionisti seri e preparati: l’unico modo che hai per eseguire i lavori che magari sogni da tempo in casa senza rischiare.

Superare i controlli Ecobonus 110% dell’Agenzia delle Entrate e del MISE con tutte le carte in regola e ottenere il risultato che desideri devono essere le tue priorità, o rischi di pentirti di aver iniziato il percorso dell’Ecobonus.

Ecobonus in Fattura lavora con questi presupposti.

Si tratta di un sistema che ha come unico scopo quello di garantirti la “ristrutturazione dei tuoi sogni” a Potenza e in Val d’Agri, con interventi specifici per poter accedere agli incentivi statali.

Per essere sicuro di non commettere errori, ti basterà compilare il form che trovi in basso e sarai contattato nel più breve tempo possibile per analizzare il tuo caso.

 

 

 

 

 

 

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Raffaele lentini

Raffaele lentini

Sono Raffaele Lentini, ingegnere e ideatore di Ecobonus in fattura, il punto di riferimento per le ristrutturazioni in Val d’Agri.

Stiamo seguendo tanti progetti e per garantire un servizio preciso e puntuale abbiamo deciso al momento di non prendere in carico altre pratiche.