L’attestato di Prestazione Energetica è il primo passo da fare per pianificare la riqualificazione della tua casa con il Super Ecobonus. Ma a cosa serve e a chi rivolgersi?
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è obbligatorio per ottenere le agevolazioni previste dal Super Ecobonus per riqualificare la tua casa e renderla meno affamata di energia.
Ma non è così semplice accedere alle nuove detrazioni fiscali, anche se non si fa altro che parlare di “ristrutturazioni e riqualificazioni gratis” per tutti gli edifici.
Però, c’è un documento che può spianarti la strada per accedere agli incentivi statali.
Si tratta dell’Attestato di Prestazione Energetica APE.
Che cos’è e come si fa la certificazione energetica di un edificio?
In questo articolo troverai tutte le informazioni relative a questo “speciale documento” che delinea, con straordinaria precisione, lo stato energetico della tua casa.
Ma è davvero così importante?
Sì, perché con l’APE oltre che avere un quadro preciso dei consumi della tua casa, potrai dimostrare il salto di 2 classi energetiche previsto come limite per accedere alle agevolazioni fiscali dell’Ecobonus 110%.
Quindi, la certificazione energetica è importante prima e dopo un intervento di riqualificazione:
- prima, per capire come e dove intervenire per rendere la tua casa a basso consumo;
- dopo, per attestare il salto di 2 classi energetiche.
Analizziamo a fondo questo documento.
Attestato di Prestazione Energetica APE: contenuto e obbligatorietà
L’APE è uno speciale documento che descrivere la situazione energetica della tua casa. Sullo stesso sono riportati tutti i consumi relativi al riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria.
Un documento che deve obbligatoriamente indicare:
- la prestazione energetica globale dell’edificio e la sua classe energetica;
- gli indici di prestazione termica che definiscono la qualità energetica dell’edificio;
- l’energia elettrica esportata e la quantità annua di energia consumata per vettore energetico;
- emissioni di anidride carbonica;
- elenco dei servizi energetici con le relative efficienze;
- norme tecniche di riferimento, procedure e metodi di calcolo;
- riferimento agli interventi utili per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio.
Tutto questo per capire se la tua casa è davvero efficiente.
Quando è obbligatorio fare l’Attestato di Prestazione Energetica?
L’APE deve essere necessariamente prodotto per 2 categorie di edifici:
- edifici di nuova costruzione e tutti gli edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione (anche in casi di ampliamento di edifici esistenti).
- Edifici esistenti in caso di compravendita, nuova locazione e in tutti i casi di ristrutturazione con interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica.
Ecco perché, anche per accedere all’Ecobonus 110%, è obbligatorio avere tale documento, proprio per attestare la situazione energetica della tua casa prima e dopo gli interventi.
Certificazione energetica: qual è il periodo di validità dell’APE?
In generale, la regola è quella dei 10 anni.
Ma in caso di interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica, sarà necessario produrre sempre un nuovo attestato.
Questo perché l’efficienza dell’edificio non sarà più la stessa e, nello specifico caso del Super Ecobonus, è obbligatorio anche dimostrare il salto di 2 classi energetiche per accedere agli incentivi statali.
Chi rilascia l’Attestato di Prestazione Energetica?
L’APE può essere redatto solo da un certificatore energetico qualificato ai sensi del D.P.R. n. 75/2013.
Il certificatore energetico è un professionista specializzato in efficienza energetica degli edifici e iscritto all’albo dei certificatori.
Un ingegnere è anche certificatore energetico?
Il certificatore è un tecnico abilitato alla progettazione degli edifici e di specifici impianti. Quindi, rientrano in tale categoria l’ingegnere, il geometra e l’architetto.
Ma per essere più precisi è bene chiarire che il certificatore deve:
- essere in possesso del titolo di studio previsto dalla normativa vigente;
- essere abilitato all’esercizio della professione;
- risultare iscritto allo specifico albo professionale.
Come si fa la certificazione energetica di un edificio?
Si parte sempre da unsopralluogo obbligatorio, che può prevedere una verifica di progetto, per determinare l’indice di prestazione energetica dell’edificio.
È questa la prima fase per ottenere una precisa diagnosi energetica e poter classificare l’edificio secondo la specifica suddivisone in classi energetiche.
Nella fase di calcolo, è previsto il reperimento di tutti i dati in ingresso, prendendo come riferimento alcuni specifici parametri:
- zona climatica;
- caratteristiche strutturali dell’edificio;
- caratteristiche degli impianti esistenti;
- uso energetico dell’edificio.
Un calcolo che viene fatto sulla base di precisi modelli, per ottenere una completa diagnosi energetica, utile per capire come intervenire sull’edificio senza commettere errori.
Certificazione energetica APE: ecco perché è così importante.
L’APE è un punto fermo per una riqualificazione di successo e per puntare alla detrazione del 110% prevista per gli interventi indicati nel Decreto Rilancio.
È un prezioso strumento che consente di:
- valutare lo stato dei consumi della tua casa;
- progettare mirati interventi per migliorare l’efficienza energetica.
Una guida?
Proprio così.
Non un normale documento, ma una vera e propria guida per una riqualificazione energetica di successo.
Infatti, in alcuni casi il cappotto termico potrebbe già portare notevoli miglioramenti delle prestazioni energetiche (specialmente nelle zone dove il clima è mite durante tutto l’anno), mentre in altre circostanze potrebbe non bastare.
Quindi, con la certificazione energetica sarà più facile capire quali interventi trainanti portare avanti e quali interventi secondari sommare per ottenere il miglior risultato.
Ma l’APE è importante anche per una futura compravendita. Con un attestato che definisce la tua casa a basso consumo, sarà più facile venderla, anche perché il suo valore di mercato sarà decisamente più alto.
Termografia e Attestato di Prestazione Energetica
La termografia è la carta vincente per una diagnosi energetica ancor più precisa.
Perché?
Solo con la termografia è possibile rilevare tutte le principali criticità di isolamento termico di un edificio.
Con una termocamera è possibile trovare i punti dell’edificio dove si verificano le più grandi perdite di energia, che è praticamente impossibile vedere ad occhio nudo.
Quindi, la termografia è importantissima per progettare qualsiasi intervento di isolamento termico, puntando alla mitigazione di tutti i principali ponti termici.
Grazie alla termografia a infrarossi, un professionista qualificato riuscirà a:
- verificare lo stato della struttura e delle parti già coibentate;
- individuare infiltrazioni interne ai muri;
- effettuare un preciso rilievo della tessitura muraria.
Insomma, la termografia è l’arma vincente per progettare una riqualificazione energetica per rendere la tua casa più confortevole e meno affamata di energia.
Bollette troppo alte? Riqualifica la tua casa rivolgendoti a consulenti qualificati
Metteresti mai la tua casa nelle mani di ditte che ti propongono interventi di riqualificazione senza prima aver portato a termine un’analisi del tuo caso specifico?
No!
Il punto è proprio questo: trovare professionisti qualificati che possano garantirti il massimo risultato dal punto di vista energetico, sfruttando l’Ecobonus al 110%.
Ma a chi rivolgersi?
Sicuramente non a chi ti parla solo di ristrutturazioni gratis e non fa mai riferimento a diagnosi preventive e analisi di fattibilità.
La tua casa è diversa da tutte le altre ed è fondamentale pianificare i lavori sulla base delle tue specifiche esigenze e prendendo come punto di riferimento le caratteristiche dell’edificio.
Cosa devi fare?
Richiedere una semplice consulenza per ottenere ben 9 vantaggi:
- analisi di fattibilità;
- precisa progettazione degli interventi da fare;
- indagine termografica pre e post intervento;
- certificazione energetica APE;
- coordinamento di cantiere per evitare blocchi e ritardi;
- gestione della sicurezza di cantiere;
- gestione delle pratiche burocratiche e fiscali;
- eventuale proposta di aziende qualificate;
- proposte per la gestione del credito
È questo il sistema unico Ecobonus in Fattura.